Terrorismo, Anonymous viola la rete Isis: oscurati gli account social


Il gruppo di "hacktivism" Anonymous sostiene di aver colpito l'Isis, il brutale gruppo terrorista conosciuto per i suoi cruenti, orribili video di propaganda online. La rivendicazione è giunta in un video su YouTube, con il quale il gruppo di hacker conferma che continuerà a perseguire tutti i sostenitori del califfato islamico. Venerdì scorso, Anonymous ha detto di aver attaccato e disabilitato decine di account di social network utilizzati dai reclutatori per portare nuovi membri all'Isis.

Il video, della durata di 2 minuti e 12 secondi,  spiega che l'esercito di Anonymous impegnato nell'operazione #OpISIS è formato da "musulmani, cristiani, ebrei" e altri. Sono "hacker, cracker, hacktivisti, phisher, agenti, spie, o semplicemente il ragazzo della porta accanto, studenti, amministratori, lavoratori, impiegati, disoccupati, ricchi, poveri". "Siete un virus", ha scritto il gruppo che continua la sua campagna lanciata dopo la strage nella redazione della rivista Charlie Hebdo. 

Il gruppo Anonymous ha spento decine di account su Twitter e Facebook, che sono stati apertamente utilizzati come strumenti di reclutamento dal gruppo per guadagnare più seguaci e ha pubblicato gli indirizzi Ip e Web della galassia jihadista. Non solo, per la prima volta sono stati resi noti le reti VPN. Nella lunga lista degli account sospesi dagli attivisti e che si aggiorna continuamente con il lavoro del gruppo denominato "The Red Cult", vi sono appartenenti ai sostenitori dello Stato islamico.


"Combatteremo i vostri siti, ruberemo le vostre mail, i vostri account. Da ora in avanti non ci sarà più un posto sicuro per voi online. Perché voi siete il virus, noi siamo l'antidoto. Possediamo Internet. Noi siamo Anonymous; siamo la Legione; non perdoniamo, noi non dimentichiamo. Aspettateci", si legge nel comunicato pubblicato su Pastebin. Inoltre, come scrive Inquisir, è emerso un nuovo video su LiveLeak che i terroristi dell'Isis "non avrebbero mai voluto far vedere al mondo".

Senza l'aiuto del loro software di video editing, sembra che le prime versioni dei loro "successi" terroristici non fossero così impressionanti. A gennaio erano stati attaccati gli account Twitter e YouTube del Centcom da hacker che inneggiavano alla jihad. L'attacco degli hacker di Anonymous arriva pochi giorni dopo che la Giordania ha intensificato i suoi raid aerei sulle postazioni dell'Isis in Siria, come rappresaglia per il brutale omicidio del pilota giordano catturato e dai militanti dell'Isis. 

Sarebbe un ragazzo tunisino che vive a Manouba, a nord della Tunisia, uno degli hacker fiancheggiatori dell'Isis. Le sue foto e i suoi dati personali sono stati diffusi su Twitter da Anonymous, l'organizzazione di hacker-giustizieri che ha deciso di dare la caccia all'Isis sulla rete. Secondo Anonymous - si legge su Libero -, Majdi M. potrebbe essere il capo della propaganda online dei terroristi. Sono stati chiusi decine di siti e account sui social network, alcuni gestiti direttamente dal ragazzo tunisino.



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