Il latte scaduto invenduto viene rimesso sul mercato: bufala


Una mail che da qualche tempo rimbalza su internet in una specie di catena di sant'Antonio, denuncia che il latte pastorizzato potrebbe essere niente più che acqua sporca. Questa «truffa» - rinforza l’accusa - sarebbe addirittura «incoraggiata» dalla legge, che consentirebbe - sempre secondo la mail - che il latte scaduto rimasto invenduto, venga ritirato dal produttore, trattato a 190 gradi e messo nuovamente sul mercato, come latte fresco. Si tratta di una notizia totalmente falsa, assicurano gli esperti interpellati. «È l'ennesimo atto diffamatorio nei confronti di un alimento essenziale sulla nostra tavola» afferma Ivano De Noni, professore associato di tecnologia lattiero casearia al Distam.

I profili non confermati saranno chiusi: truffa


[Ufficiale] I Profili Faceb00k Non Confermati Saranno Chiusi Tra 24 ore. Questa pagina ha in particolare un preciso scopo, quello di indurre gli utenti ad effettuare un abbonamento a luoghi e suonerie. Ribadiamo che nessuna procedura è necessaria per verificare il vostro account, tantomeno sarete disattivati se non effettuerete la procedura ivi descritta. Se tali procedure hanno comportato per voi dei danni economici, non esitate a contattare le varie associazioni di consumatori, come Adiconsum, per un eventuale risarcimento e possibili azioni legali. Non invitate i vostri amici perchè mettereste a rischio quelli più “ingenui”, nonchè rimuovete la vostra iscrizione e condividete il nostro post per informare più utenti possibili della truffa.

Attenzione ai falsi antivirus e cartoline elettroniche


Per il prossimo Halloween i cyber-criminali non hanno preparato dolcetti, ma solo brutti scherzetti volti a rubare informazioni riservate degli internauti. L'allarme arriva dalla societa' di sicurezza informatica McAfee che mette in guardia sulle minacce legate alla festa di Ognissanti. Il web si sta riempiendo di siti che promettono di offrire il download di prodotti per la sicurezza e scaricano sul computer pericolosi virus. Attenzione anche alle e-card gratuite da MyFunCards: messaggi dagli oggetti accattivanti dirigono l’utente verso siti da cui si scarica una barra degli strumenti pericolosa per accedere ai biglietti di auguri dal proprio browser o programma IM. Non ultime delle insidie a tema Halloween sono le infezioni di computer Zombie, sui quali gira del software malevolo che consente a persone esterne di controllare il PC da remoto all'insaputa del proprietario.

Falla in Adobe Flash Player, Reader e Acrobat


Una nuova pericolosa vulnerabilità è presente in Flash Player. Lo hanno confermato i tecnici di Adobe che promettono il rilascio di un aggiornamento risolutivo entro due settimane. Anche Reader ed Acrobat sono affetti dalla medesima falla di sicurezza dal momento che entrambi i prodotti sono in grado di riprodurre contenuti Flash eventualmente presenti all'interno di documenti in formato PDF. Come consiglio a beneficio degli utenti di Reader e di Acrobat, gli esperti suggeriscono la valutazione di software alternativi (Foxit Reader, ad esempio, non risulta affetto dalla stessa vulnerabilità) oppure di disattivare temporaneamente il supporto della tecnologia Flash all'interno dei file PDF.

Bufala: i profili facebook non confermati saranno disattivati


Torna la vecchia bufala dell'account Facebook disattivato ad una certa data. In questa che vi segnaliamo si fà riferimento precisamente al 2 Novembre 2010 e come tutte quelle che ci sono in circolazione ribadiamo che è tutto falso. Il nome della pagina è: "I Profili Faceb00k Non Confermati Saranno Chusi Il 2 Novembre 2010". Qui si viene invitati ad effettuare una fantomatica procedura per "salvare" il proprio account. Le pagine di questo tipo hanno uno scopo ben preciso e cioè quello di raccogliere il maggior numero di iscritti. Nessuna procedura è necessaria per verificare il vostro account, tantomeno sarete disattivati se non effettuerete la procedura ivi descritta.

Mac Os X minacciato da Koobface


I ricercatori di sicurezza di Intego hanno individuato la prima versione del malware Koobface che ha come obiettivo gli utenti Mac OS X su Facebook, MySpace e Twitter. Questa nuova variante di Koobface, si sta diffondendo tramite i link nei messaggi sui siti di social networking, per tentare di ingannare gli utenti Mac OS X inducendoli a visualizzare un file video, indirizzandoli a siti web dannosi. Secondo Intego, questi siti tentano di caricare una applet Java maligno. Gli utenti possono negare o consentire l'accesso applet al proprio computer. Se si fa clic su Nega, l'applet non funziona, e non si verifica l'infezione. Se si fa clic su Consenti, tuttavia, l'applet viene eseguita, e tenterà di scaricare i file da uno o più server remoti.

Falla zero-day in Mozilla Firefox


Le security house Sophos e Avira, hanno reso nota la presenza di una falla zero-day che interessa il browser di navigazione Firefox sia nella versione 3.5.x che nella più recente release 3.6.x, che Mozilla ha prontamente patchato con due nuove versioni, rispettivamente la 3.5.15 e la 3.6.12. Il bug  permetteva ad un trojan di installare un software virale semplicemente visualizzando una pagina web opportunamente artefatta. L'attacco veniva innescato dall'esecuzione di un codice Javascript. Mozilla tuttavia ha assegnato al bug la massima urgenza e ha rilasciato velocemente un aggiornamento per le versioni risultate vulnerabili all'attacco. Il bug è di tipo “zero-day” ed un primo intervento era stato già messo in atto. Il sito Web incriminato, infatti, era stato prontamente bloccato tramite il sistema di protezione dai malware integrato in Firefox e basato sulle Google SafeBrowsing API.

Rendi più sicuro l'account Facebook con Safego


Facebook è diventato l'obiettivo di chi usa la rete per fini criminosi. Spam, link a siti dal contenuto insicuro o link che scaricano software malevolo sui computer, affollano i profili di molti utilizzatori. In certi casi cliccare su un collegamento condiviso da un amico può essere abbastanza rischioso. Con l’intenzione di limitare questi rischi l'azienda produttrice di software per la sicurezza BitDefender, ha creato una applicazione per Facebook chiamata Safego. Per utilizzare il software, loggati su Facebook, recatevi a questa pagina e date l'autorizzazione all'applicazione ad accedere alle vostre informazioni di base. L’utente deve premere il pulsante Scan Now e attendere l’esito di Safego. Safego include una funzionalità di protezione della privacy, che avvisa nel caso il vostro profilo pubblico contiene dati privati ai quali possono accedere liberamente persone che non sono tra i vostri contatti di Facebook.

Attenzione ai messaggi provenienti da un falso Twitter


I ricercatori di sicurezza di Avira hanno intercettato messaggi di spam farmaceutico che pretendono di provenire da Twitter e che utilizzano alcune tecniche interessanti HTML per ingannare i filtri anti-spam. I messaggi rogue sono dotati di un falso campo "Da" per far apparire come se provengono da Twitter, e hanno un "Hai 2 messaggi urgenti da Twitter!" come oggetto. Secondo la società, i criminali informatici hanno dato una svolta alla situazione con la creazione di un interessante argomento che informa gli utenti che hanno due messaggi urgenti da Twitter. Cliccando su questi link, il browser Web verrà reindirizzato al sito internet che ospita un falso sito web Pharma canadese.

Una estensione per Firefox mette a rischio l'account degli utenti


Firesheep è una estensione per Firefox, sviluppata da Eric Butler, che è in grado di recuperare i cookie di sessione degli utenti connessi tramite una rete WiFi aperta, mettendo di fatto un numero imprecisato di account a forte rischio di intrusioni non autorizzate. Firesheep ha come obiettivi 26 servizi on-line, e comprende molti siti tra i quali: Amazon, Facebook, Foursquare, Google, The New York Times, Twitter, Windows Live, Wordpress, Yahoo e Flirk. Firesheep è stata creata dallo sviluppatore software Eric Butler di Seattle, che ha detto di aver creato l'estensione per evidenziare i rischi di sicurezza associati al dirottamento di sessione, conosciuto anche come sidejacking.

La rottura delle amicizie su Facebook


L'Unfriend si definisce come la rimozione delle relazioni interpersonali su Internet tra persone che si sono conosciuti in rete, e che in molti casi si conoscono solo via Internet. Post ripetuti troppo spesso o su argomenti controversi, soprattutto politica e religione, sono i motivi principali per i quali si rompono le amicizie su Facebook. A confermarlo è la ricerca di uno studente della Business School dell'Università di Denver che ha analizzato il meccanismo con cui inizia e finisce l'amicizia su Facebook, fenomeno più noto con la parola inglese "unfriending". L'unfriending è stata definita come la conseguenza della strumentalizzazione e della banalizzazione che investe l'amicizia su Facebook, definizione di Lee Siegel, l'autore di "Against the machine: being human in the age of the electronic mob".

Infedeltà coniugale in aumento grazie a Facebook


Cresce il numero delle infedelta' coniugali tra gli italiani: la citta' dove si tradisce di piu' e' Milano seguita a ruota da Roma, ed aumenta la percentuale dei cosiddetti 'traditori seriali', coloro che scelgono di dare libero sfogo ai propri istinti attraverso i social network, in particolare Facebook. Gli uomini detengono ancora il primato in tema di infedelta' coniugale (55% dei mariti ha tradito almeno una volta, lo ha fatto il 45% delle mogli). A fotografare i nuovi costumi delle coppie Made in Italy è l'Avvocati Matrimonialisti Italiani (Ami). Non fa una buona pubblicità agli adulteri però uno studio di uno scienziato giapponese, Katoshi Kanazawa, psicologo dell'evoluzione, che - informa l'Ami - ha elaborato una teoria secondo la quale i traditori sarebbero più stupidi della media.

Non esiste una versione di facebook 3d: è spam


Stiamo parlando d'una fantomatica pagina che permetterebbe, a dire del suo autore, di visualizzare Facebook in 3d, "...senza occhialini ed esce fuori dallo schermo davvero!". A differenza delle altre pagine bufala, in questa, al centro della pagina è presente una finestra pubblicitaria e una applicazione da scaricare. Come al solito si viene poi invitati a cliccare sul 'mi piace' e a condividere la pagina sulla bacheca del proprio profilo, in maniera da rendere visibile la preferenza ai propri amici. Il nostro consiglio è quello di diffidare da queste 'promozioni'. Nel caso in cui aveste cliccato 'mi piace', vi consigliamo di rimuovere la pagina dalle vostre preferenze.

Fuoriuso i server di Facebook


Molti utenti nelle scorse ore non son riusciti per un breve periodo di tempo ad accedere al social network, ne ad inviare messaggi o visualizzare profili. Altri hanno incontrato difficoltà a visualizzare correttamente certe funzioni del sito. Mentre Facebook è tipicamente predisposto nell'ottenere il ritorno ad uno stato utilizzabile, non siamo del tutto sicuri quale sia stato il problema occorso alle ore 21 italiane di ieri, per circa 5 minuti. Sulla base di un comando traceroute sembra che il problema potrebbe essere attribuibile ad un errore DNS dei server di Facebook, qualcosa che la società ha già affrontato in passato.

Polizia postale: blitz contro pedofilia online


Blitz degli agenti della polizia postale e delle comunicazioni su disposizione della Procura della Repubblica di Catania nei confronti di 18 indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet. Eseguite numerose perquisizioni domiciliari in 17 città italiane. Le indagini sono state condotte dal compartimento della polizia postale della Sicilia Orientale di Catania, ed erano state avviate dopo una denuncia dell'associazione Meter. La polizia sta cercando di ricostruire le località e il luogo esatti dove sono avvenute le violenze in maniera da identificare i bambini abusati, che sono ben visibile nei filmati, per risalire poi ai violentatori.

Piattaforma Java nel mirino dei cybecriminali


Secondo il centro di protezione malware di Microsoft negli ultimi mesi sono cresciuti a dismisura gli attacchi e gli exploit contro la virtual machine di Java. Ad annunciarlo è Microsoft con un post sul blog ufficiale del Microsoft Malware Protection Center. In particolare gli attacchi contro Java hanno registrato un picco nel terzo trimestre del 2010 e sono avvenuti sfruttando tre diverse vulnerabilità. Tutte le vulnerabilità sfruttate sono già state corrette da Oracle, ma il rilascio di un nuovo aggiornamento purtroppo non assicura che gli utenti lo effettuino. Per ora i dati relativi degli attacchi che sfruttano Java, non sono preoccupanti, ma va considerata la crescita elevata riscontrata negli ultimi mesi.

Attacco malware a Firefox e Chrome


F-Secure, la nota software house produttrice di software per la sicurezza avverte che è in atto una campagna malware contro gli utenti dei noti browser Firefox e Chrome. In particolare, sfruttando, la capacità di bloccare i siti di attacco, Security Tool, un falso programma antivirus, sta cercando un nuovo trucco per poter accedere ai PC. Quando un utente ignaro visita la pagina, visualizza l'aspetto autentico della pagina blocco di Firefox e Chrome. In questo caso non si tratta del blocco pagina ordinario. E' uno speciale, nel senso che offre il download di un falso software di sicurezza per aggiornare il vostro browser. Quindi un utente ignaro potrebbe finire per scaricare il file ed installare l'antivirus canaglia. Prestate dunque attenzione quando ricevete un warning, potrebbe trattarsi di un rogue antivirus.

Arriva un nuovo worm ruba-password


Nel corso degli ultimi giorni si sta diffondendo in rete un nuovo malware chiamato Murofet che per molti versi ricorda il worm Conficker. La sua pericolosità sta nel fatto che è in grado di infettare altri file memorizzati sul computer dell’utente e di rubarne le password per inviarle ad apposito server remoto. Per infettare il PC, Murofet “inietta” circa 2.000 byte di codice binario all’interno di un file eseguibile che, quando viene avviato, scarica sul disco rigido il worm. Questo malware potrebbe diventare un altro caso Conficker, rubando dati sensibili dal PC e sovraccaricando i server DNS, causando grossi problemi. I metodi di propagazione sono molteplici: quando si scarica per esempio una fantomatica crack o un allegato di una email, si lancia l'.exe e si riceve il virus.

Scoperto portale pedofilo con bambini legati e violentati


Un portale, ancora attivo, con 700 bambini di cinque anni, legati e imbavagliati, con gatti e cani, violati dai pedofili e dagli animali. A fare la macabra scoperta sono stati i volontari dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto, che lo hanno subito denunciato alla polizia postale e delle comunicazioni di Catania e al centro nazionale contro la pedofilia online di Roma. Nel portale ci sono 469 video e filmati in vendita. I prezzi: accesso per un mese 200 dollari, 3 mesi 400, un anno 600. Ogni video è descritto per contenuti ed età dei piccoli protagonisti. La suddivisione riporta categorie come lolite, antiche, bambini, esotiche, incesto, lesbiche, realtà, shock, guardoni.

Polizia postale: attenzione alle truffe on-line


"Vuoi guadagnare senza sforzo?" Può arrivare per email una proposta allettante, che però nasconde una trappola: il lavoro redditizio e poco impegnativo è infatti quello di intermediatore finanziario abusivo, per far sparire i soldi delle truffe su Ebay. Per questa accusa la polizia postale di Macerata ha già denunciato cinque persone in provincia, ma altri sono rimasti coinvolti e il fenomeno è in fortissima espansione. La polizia postale rinnova l’invito a diffidare di chi propone facili guadagni: meglio sempre chiedere consigli a qualche esperto, e anche alla polizia, prima di procedere in operazioni poco chiare.

Privacy degli utenti di Facebook violata


Molti giochi e applicazioni popolari su Facebook rivelano il nome degli utenti, e a volte anche dei loro amici, a compagnie pubblicitarie e no. Lo rivela il Wall Street Journal. Le 10 applicazioni piu' popolari su Facebook trasmettono i nomi degli utenti a societa' esterne; 3 anche i nomi degli amici. Tra queste 'app' ci sono alcuni giochi di successo pubblicati da Zynga come FarmVille, Texas HoldEm Poker e FrontierVille. Non è noto da quanto tempo esista questa falla di sicurezza, scrive il giornale, ma un portavoce di Facebook ha assicurato di essere al lavoro per arginarla grazie all’introduzione di una nuova tecnologia.

Facebook vietato per chi è agli arresti domiciliari


Chi è agli arresti domiciliari non può comunicare con ‘Facebook’ ma solo limitarsi ad usare Internet a scopo conoscitivo senza entrare in contatto con altre persone. Lo sottolinea la Cassazione nella sentenza 37151 con la quale ha accolto il ricorso del pm di Caltagirone che chiedeva la custodia in carcere per un indagato che, ai domiciliari, comunicava su ‘Facebook’ nonostante avesse la prescrizione di limitarsi ai contatti con i soli familiari conviventi.

Vietato Facebook ai dipendenti della Regione Lazio


La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha scoperto che impiegati e dirigenti regionali trascorrono troppo tempo navigando in Internet durante il lavoro. Così ha autorizzato il segretario generale della regione Lazio ad emanare due circolari in cui si proibisce agli oltre 3 mila dipendenti - durante l'orario di lavoro - di accedere a Facebook e ad altri siti che non siano pertinenti al lavoro svolto dai diversi dipartimenti o di stretta utilità.

Skype 5 sposa Facebook e permette videochiamate di gruppo


Skype annuncia la nuova versione di Sype per Windows che riduce le distanze tra le persone come mai prima d’ora. L'integrazione della bacheca e della rubrica di Facebook con Skype rende ancora più facile rimanere in contatto con le persone. Con la nuova interfaccia grafica è molto più semplice e intuitivo destreggiarsi tra chiamate, videochiamate, chat, condivisione dello schermo e di file. Con l’integrazione della rubrica di Facebook su Skype è possibile telefonare e mandare SMS ai propri amici di Facebook direttamente sul loro cellulare o telefono fisso. Per effettuare chiamate Skype-to-Skype da Facebook è necessario che la persona da chiamare abbia inserito il suo ID Skype nel profilo di Facebook. E' possibile scaricare il nuovo Skype direttamente andando a questo link.

Iniziativa su Facebook contro il cancro al seno


L'anno scorso era stato il colore del reggiseno, comparso accanto al nome nel profilo femminile di milioni di pagine Facebook a incuriosire gli iscritti maschi che accompagnava lo 'status' delle loro amiche. Quest'anno è la volta del dove 'mi piace'. Centinaia di donne negli ultimi giorni hanno infatti scritto accanto al nome nel loro profilo 'Mi piace sul divano' o 'Mi piace per terra', 'Mi piace sul letto', per attirare l'attenzione sul mese della lotta contro il cancro al seno. Il mese di prevenzione è arrivato alla sua diciassettesima edizione: in questi giorni, contattando le sedi provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt), è possibile prenotare la visita gratuita di controllo in uno dei quasi 400 ambulatori presenti sul territorio nazionale.

Report sulla sicurezza: il pericolo viene dalle botnet


Microsoft presenta il suo rapporto semestrale sulla sicurezza dei sistemi informatici. Il nostro paese recupera terreno, ma subisce gli attacchi delle reti di software malevole a caccia di dati personali. La maglia nera per la diffusione del cybercrimine va alla Spagna. Questo il dato che emerge dal volume numero 9 del Microsoft Security Intelligence Report. Tra il software malevolo più diffuso nel nostro paese ci sono varie tipologie di virus tra "trojan" e "worm", ma non va sottovalutata quella grande famiglia di software indesiderato che si installa spesso approfittando della disattenzione dell'utente e poi comunica a server esterni dati e informazioni potenzialmente anche riservate. Rimecud è risultata la botnet più presente nel mondo, con infezioni che hanno raggiunto un picco pari all'860% negli ultimi tre mesi del 2009. Al secondo posto si classifica la botnet Alureon, con il 70% di infezioni in meno.

Patch Day Microsoft da record: risolte 49 vulnerabilità


Microsoft ha rilasciato 18 patch in quello che va considerato ad ogni effetto come il patch day più corposo mai vissuto dagli utenti utilizzanti prodotti della società. Inutile sottolineare l’importanza di un aggiornamento immediato, facilmente ottenibile tramite il semplice controllo automatico dell’utility Microsoft Update. Si tratta aggiornamenti mirati a correggere ben 49 vulnerabilità in Windows, Internet Explorer, Office e software Microsoft per il comparto server.

Facebook, in arrivo la password monouso


Facebook ha annunciato l'ultima novita' per rendere più sicuro l'account. E' la password monouso, da richiedere con un sms, per accedere al proprio account dai computer pubblici. Basterà inviare un sms con scritto "otp" - one time password - al numero 32.665 per ricevere una nuova parola chiave valida per 20 minuti. Condizione indispensabile per richiedere il servizio è quella di aver inserito il proprio numero di cellulare nelle informazioni dell’account. Facebook sta introducendo la funzione in modo graduale e nelle prossime settimane dovrebbe essere a disposizione di tutti gli utenti. Non è ancora chiaro però se il numero sarà lo stesso in tutto il Mondo, né quanto costerà il messaggio inviato agli utenti.

Truffa: scopri chi guarda il tuo profilo Facebook


La maggior parte delle persone vogliono sapere chi potrebbe curiosare sul loro profilo. Così, quando accedono ai loro account Facebook e vedono un nuovo strumento che permette di scoprire chi ha avuto accesso al loro profilo, potrebbero essere tentati di fare clic su di esso. Graham Cluley, esperto di sicurezza per il software di Sophos, afferma che fino ad ora, molti utenti di Facebook sembrano essere caduti nel trucco. Ricordate, la funzionalità che consente di scoprire chi ha guardato il vostro profilo non è presente in Facebook. Molte persone vengono ingannate e portate a credere che potrebbe essere possibile, e Facebook per questo, ha dovuto includere una ferma smentita nella sua FAQ.

Palevo, il virus su Facebook, IM e P2P


Molti malware, per propagarsi, utilizzano canali di comunicazione quali la messaggistica istantanea, oppure i programmi per la condivisione dei file. Il worm Palevo è uno dei principali rappresentanti di questa famiglia di virus. Palevo è in grado di propagarsi anche attraverso i contatti Facebook già compromessi. Se invece si utilizzano programmi P2P e si è già stati infettati, il worm Palevo è in grado di propagarsi aggiungendo del codice malevolo in tutti i file condivisi ed i supporti removibili che verranno collegati ad una porta USB. Il worm Palevo, sarà in grado di rubare i dati sensibili, infatti ogni password o informazione personale trasmessa sul Web utilizzando il browser predefinito di navigazione, verrà memorizzata ed inviata, da remoto, ai cybercriminali.

Foto di Sarah in obitorio pubblicata su Facebook


Dopo le pagine a favore dello zio e chiuse da Facebook su segnalazione della polizia postale, spunta la foto del cadavere di una ragazzina bionda, presumibilmente proprio di Sarah Scazzi, su un tavolone di ferro dell'obitorio dell'ospedale Santissima Annunziata, che è apparsa per pochi minuti su un profilo di Facebook, visibile a tutti, denominato "Sarino Scazzi". La notizia è riportata dalla «Gazzetta del Mezzogiorno». Il profilo, scrive il quotidiano, sarebbe stato segnalato ai carabinieri, i quali avrebbero fatto appena in tempo a vedere la foto, prima di essere rimossa. Sull'episodio sarebbero in corso accertamenti con l'ausilio della polizia postale.

Bufala: "[scioccante!]le foto di sarah scazzi al suo ritrovamento!!"


La notizia del ritrovamento della povera salma di Sarah Scazzi, la ragazzina 15enne uccisa dallo zio Michele Misseri reo confesso, ha sconvolto tutta l'opinione pubblica, colpendo in profondità le famiglie dell'Italia intera. E l'imbecillità pubblicitaria non ha limiti e confini. Stiamo parlando della pagina bufala ''[scioccante!]le foto di sarah scazzi al suo ritrovamento!!'', che promette a suo dire di mostrare le foto del ritrovamento di Sarah, il cui cadavere è stato recuperato a 42 giorni dalla scomparsa in un covo interrato pieno d'acqua nelle campagne vicino Avetrana (Taranto). Naturalmente, dopo aver eseguito la procedura descritta sulla pagina non visualizzerete alcuna foto scioccante. Come in tutti questi ed in altri casi in giro su Facebook e per il web, la pagina sfrutta la curiosità morbosa della gente.

Un malware ruba le password memorizzate su firefox


Mozilla Firefox è uno dei browser più diffusi e, di conseguenza sta attirando le attenzioni degli hacker, alcuni dei quali hanno sviluppato un trojan keylogger che costringe il cliente a memorizzare le password automaticamente. Webroot, dice di aver scoperto il malware Trojan-PWS-NSlogm, capace di rubare i nomi utente e le password memorizzate da Firefox, grazie ad un interrogatorio di codice routine in Internet Explorer. In attesa dell'arrivo di Firefox 4, c'è una soluzione semplice per chi è stato colpito dal trojan: è sufficiente scaricare l'ultima versione di Firefox e installarla sopra quella esistente.

Funerali Sarah: diretta web sul sito del Tg1


Oggi pomeriggio dalle 15 e 30, tutta Avetrana si riunirà nello spazio del campo sportivo per l'ultimo saluto alla quindicenne. Il parroco, don Dario De Stefano: "Non parliamo di orchi. La cosa più importante ora è rivolgere al Signore una preghiera per Sarah". Per i funerali cattolici è stata necessaria l'autorizzazione dell'arcidiocesi di Taranto poiché Sarah, per volontà della madre, testimone di Geova, non era stata battezzata. Il funerale di Sarah sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del tg1 (http://www.tg1.rai.it/). Michele Misseri, 57 anni, che ha confessato l'omicidio della nipote, si trova in carcere accusato di sequestro di persona, omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere.

Rimossi i gruppi a favore dell'assassino di Sarah


La polizia postale ha contattato i responsabili del server statunitense del social network Facebook per fare rimuovere gruppi e pagine nate a sostegno di Michele Misseri, lo zio che ha confessato l'omicidio di Sarah. Dal social network, su richiesta del vice questore Marcello La Bella, è stata già effettuata la cancellazione delle pagine su Facebook “Michele Misseri è un eroe”, “Fans di Michele Messeri” e “Se Sarah fosse stata più disponibile con lo zio, forse sarebbe ancora viva!”. Alle pagine erano iscritti un centinaio di persone, la maggior parte dei quali avevano lasciato sulla bacheca insulti e invettive nei confronti dei creatori delle pagina. La pagine non sono più visibili, perchè rimosse dal social network.

Morte di Sarah: Facebook sotto choc, gogna per i familiari


Nata su Facebook la storia, il dramma di Sarah Scazzi e della sua famiglia è stata una vicenda declinata online in ogni sua sfaccettatura. Dal principio alla fine. All’inizio c’è stato il gruppo lanciato dalla cugina per cercare Sarah, una bacheca virtuale per raccogliere eventuali informazioni sulla sorte della quindicenne. Di aiuti sostanziali ne sono arrivati probabilmente pochi. E  la gogna sul web è partita proprio dalla bacheca del “Gruppo per cercare Sarah Scazzi”, creato dalla cugina Valentina, la figlia dello zio Michele Misseri reo confesso dell’omicidio della 15enne di Avetrana. Sotto la scure degli internauti ci finiscono tutti: Michele Misseri, la moglie, le figlie Valentina e Sabrina. Ma anche la madre Concetta Serrano Spagnolo, accusata di troppa freddezza.

Condannato per i messaggi spam inviati su Facebook


Un tribunale canadese ha condannato a pagare un risarcimento di oltre 800 milioni di dollari una compagnia canadese per spam. La compagnia e' stata reputata colpevole di avere bombardato milioni di utenti di Facebook con messaggi pubblicitari non autorizzati. La insolita condanna e' stata decretata contro l'imprenditore online Adam Guerbuez. Ad aggravare la sua già delicata situazione, la natura stessa di quei messaggi. In seguito all’attacco perpetrato nel 2008, Facebook portò Guerbuez in tribunale e la scorsa settimana è giunto il verdetto definitivo: 873 milioni di dollari di sanzione, la più alta mai comminata per un caso di spam.

Nuovi strumenti sulla privacy per gli utenti Facebook


Facebook si prepara a facilitare la gestione dei dati personali dei suoi 500 milioni di utenti. Gli iscritti al social network potranno copiare tutte le informazioni che hanno pubblicato sulle pagine del sito. Possibile inoltre chattare con piu' di una persona contemporaneamente e dividere gli amici in gruppi (come famiglia, lavoro). L'ad Mark Zuckerberg ha spiegato: "non stiamo costruendo un prodotto social, bensi' una piattaforma". Facebook promette nuovi Gruppi, Dashboard e più informazioni su ciò che viene scaricato. Con il trio di novità presentate, Facebook aggiorna il modo in cui gli utenti interagiscono con le connessioni e le applicazioni dei loro social networking.

Falso: "gli account non confermati saranno disattivati"


Facebook ha recentemente introdotto un sistema per verificare l'identità di un utente. Ed i furbacchioni non hanno perso tempo per sfruttare questo controllo a loro favore, creando un gruppo dal titolo: "i profili non confermati saranno disattivati il 30 ottobre - ecco come fare". Se seguirete la procedura descritta sulla bacheca del gruppo, vi ritrovete un abbonamento settimanale a loghi e suonerie per cellulari dal costo massimo pari a 5 euro. Il sito si rinnova ma l'inganno resta il medesimo. Si tratta infatti della solita bufala online: utenti ingenui o sbadati finiscono sempre più spesso nelle reti da pesca abilmente preparate da furboni senza scrupoli e la comunità di Facebook è la prima ad esserne vittima.

Su Facebook adescava ragazzini, arrestato


Su Facebook si presentava come Noemi Fanny, 15 anni, e chattava con adolescenti ai quali poi, attraverso il programma “Emule”, mostrava filmati con sesso esplicito fra ragazzini. Massimiliano Cuccu, 43 anni, di Guspini, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di diffusione di materiale pedopornografico. Secondo l'accusa Cuccu ha anche usato i filmati con sesso esplicito tra minorenni allo scopo di adescare ragazzini. Durante le perquisizioni i militari hanno trovato in casa di Cuccu anche una fitta corrispondenza con società, enti o associazioni operanti in varie parti del mondo nell'ambito delle adozioni a distanza (nello Zimbawe, a Milano e in Ecuador). Le indagini hanno accertato che Cuccu deteneva oltre 40.000 file dal contenuto pedopornografico.

Likejacking sulla pagina Facebook 2011


Il Like-Jacking è il trucco col quale vengono indotti gli utenti di Facebook a cliccare su "mi piace" tramite il pulsante like, che può essere nascosto dietro un'immagine o un pulsante con altro nome, su pagine esterne al social network. Una delle ultime presenta un titolo eloquente: "Guardate come sara' il nuovo facebook 2011! da non credere!" e che, a dir suo, promette l'anteprima di Facebook nel 2011. Come avrete capito, non esiste alcuna preview della versione di Facebook del 2011. Diffidate dalle pagine che promettono visualizzazioni 'incredibili' solo dopo aver cliccato sul like.

Lotta alla pirateria con la mail di Hadopi


Sono stati inviati oggi i primi messaggi e-mail di avvertimento per gli utenti francesi che scaricano illegalmente contenuti dal web. I messaggi vengono inviati dall'Alta autorita' per la diffusione delle opere e la protezione di diritti su Internet (Hadopi). Il messaggio di posta elettronica formulato dall’Hadopi inizia con avvertimento: «Attenzione, il vostro computer è stato utilizzato per commettere azioni, rilevate da processo verbale, che possono costituire un reato». L’email fornisce poi le seguenti informazioni: la data e l’ora del download illecito, l’indirizzo IP, il nome del provider.

Applicazione Latitanti per aiutare le forze dell'ordine


Uno nuovo strumento è stato sviluppato per avvicinare le persone alle istituzioni sfruttando Facebook ed aiutare quest'ultime nella caccia ai criminali. Il Ministero dell'Interno ha pubblicato la lista dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, e in questo ambito è nata un'applicazione (sviluppata da terzi). L'applicazione è ancora in fase sperimentale e dunque soggetta ad ulteriori miglioramenti e sviluppi. Troverete l'opzione "Latitanti" nelle bacheche di tutte le Pagine che collaboreranno a questo progetto, primo in Italia nell'ambito dei social network.

Nuova pagina amici su Facebook


Facebook ha iniziato a testare una pagina degli amici leggermente diversa che consente agli utenti di vedere i loro amici recenti, nonché le richieste in sospeso. Visitando la pagina edit degli amici è possibile visualizzare gli amici con i quali avete recentemente interagito, così come con quelli che siete recentemente diventati amici (anche se questa funzionalità sembra non essere funzionante al momento). C'è anche una pagina che visualizza tutte le richieste di amicizia in sospeso, cosa che l'attuale scheda "amici" su Facebook non fà.

File sharing e dispositivi mobili punti deboli della sicurezza


Il grafico trimestrale della distribuzione dei malware in Italia, annunciato da BitDefender, rivela che i punti deboli della sicurezza online per gli utenti risultano essere i dispositivi mobili e le piattaforme peer-to-peer. La maggiore minaccia online nel grafico trimestrale con il 12.19 % delle infezioni totali in Italia, è il Trojan.Wimad.Gen.1. Questa minaccia si trova su i siti web di Torrent, travestita da un episodio delle serie TV preferite dagli utenti. Questi file video contraffatti si collegano a una URL specifica e scaricano un malware che si spaccia per il player video necessario per far funzionare il file. Gli utenti dovrebbero sempre eseguire una scansione dei dispositivi esterni, specialmento dopo averli inseriti in computer pubblici, come quelli disponibili in copisterie o biblioteche.

Foto ad alta risoluzione anche su Facebook


Facebook ha deciso di intraprendere un miglioramento radicale del sistema di gestione delle foto introducendo nuove caratteristiche: risoluzione più elevata, upload più semplice e veloce. A partire da questo mese, gradualmente i quasi 600 milioni di utenti iscritti al social network vedranno cambiare l'interfaccia di caricamento e aprirsi la possibilità di ospitare sul proprio profilo fotografie che vanno oltre l'attuale limite di 720 pixel in orizzontale, raggiungendo i 2048 pixel, con il tutto che potrà essere gestito grazie ad un rinnovato e migliorato sistema di uploader delle foto. Il nuovo sistema non si appoggerà più su Java ma su Flash, e offrirà agli amici la possibilità di scaricare con facilità le fotografie.

I direttori delle testate web non sono responsabili


Il direttore di un giornale on-line non risponde di «omesso controllo» in caso di pubblicazioni, sul sito da lui diretto, dai contenuti diffamatori. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che spiega come il reato previsto dall’art. 57 cp, che punisce i direttori per non aver vigilato sul contenuto delle pubblicazioni, non può essere applicato al web perché previsto solo per la carta stampata. Il caso esaminato ha riguardato il direttore della testata `Merate online´, condannato dalla Corte d’appello di Milano per omesso controllo in relazione alla pubblicazione di una lettera ritenuta diffamatoria nei confronti dell’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli e di un suo collaboratore.

Un miliardo di euro all'anno di truffe sul Web


Ogni anno quasi un miliardo di euro se ne va in truffe telematiche. E' questo uno dei dati diffusi da Giancarlo Samele, responsabile dell'Unita' 'Mezzi elettronici di pagamento' del Gat, il nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, nel convegno 'Uso etico, legale e criminale di Internet', che si è svolto ad Aosta. Le frodi rappresentano solo lo 0,78% del totale delle transazioni effettuate che si attestano a 56 miliardi di euro annui per le carte di credito e a 62 miliardi di euro per i bancomat. In Italia circolano 36 milioni 300 mila bancomat, 33 milioni carte di credito, 9 milioni di carte prepagate, 3 milioni 500 mila carte revolving per un totale di 83 milioni di carte bancarie circolanti ovvero una media di due a testa e sono 16 milioni i conti correnti bancari online.

Unione Europea contro il cybercrimine


La Commissione Europea annuncia condanne più severe e maggiore coordinamento tra gli Stati, per rafforzare la lotta contro il cybercrimine. L'Europa si mette quindi al lavoro per contrastare le minacce informatiche: in due direttive si prevede che nelle legislazioni penali di tutti i 27 stati membri siano introdotti i reati di creazione di software maligni e che le condanne siano uniformi e pesanti (fino a 2 anni, che possono salire a 5 quando gli attacchi sono lanciati su larga scala).  E' quanto hanno annunciato la commissaria all'agenda digitale Neelie Kroes e la commissaria agli affari interni Cecilia Malmstroem.

In strada come in rete


Dopo i brillanti risultati dell’anno scorso, l’Assessore alle Politiche della Sicurezza e Protezione civile della Provincia di Roma, Ezio Paluzzi, e il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, presentano la seconda edizione di "In strada come in rete". Proteggere i ragazzi dai rischi del web e dai pericoli della strada. L’obiettivo è quello di contrastare i nuovi rischi adolescenziali, in particolare la pedo-pornografia on-line e le altre minacce della navigazione web, il cyber bullismo e i pericoli che incombono sui ragazzi in strada. I ragazzi, inoltre, saranno coinvolti in un concorso che prevede la realizzazione di elaborati o mini-video raccolti e pubblicati dal portale web skuola.net, dove potranno essere votati dagli utenti registrati.

Fonte: Future Web Net