Ruba foto da Facebook per chattare su sito erotico, denunciato

Un 45enne biellese e' stato denunciato per sostituzione di persona e diffamazione su internet. A far partire le indagini la denuncia presentata da una 30enne di Lecce alla Polizia postale del centro pugliese dopo aver scoperto che qualcuno, pubblicando una sua foto sul profilo, intratteneva conversazioni con altri utenti su un sito spesso utilizzato per incontri o anche solo chiacchierate a sfondo erotico. La Polizia Postale ha così avviato le indagini e tramite l’indirizzo IP ha scoperto che quel profilo era stato creato nella provincia di Biella. Gli accertamenti hanno permesso di localizzare l'utenza internet intestata ad una 42enne di Cossato che agli investigatori ha spiegato che quell'utenza, sebbene intestata a lei, era stata installata su richiesta di un suo amico che non voleva ricevere bollette a casa sua e che ogni tanto accedeva all'alloggio per connettersi.

Spam su Facebook attraverso messaggi in posta e chat

Un nuovo attacco spam agli utenti di Facebook sfrutta la chat della piattaforma e la posta di Facebook. Potreste ricevere da un vostro amico che ha installato l'applicazione, un messaggio in posta che vi invita a cliccare su uno short URL (link accorciato), che camuffa l'indirizzo Web dell'applicazione spam. Il messaggio che potreste ricevere è un semplice: "Mira esto! [LINK] ("Guarda! [LINK]"). Se clicchiamo sul link ricevuto in posta verremo rimandati alla pagina di autorizzazione dell'applicazione, che chiederà il consenso per accedere alle nostre informazioni. Nel frattempo dalla vostra chat partiranno i messaggi automaticamente verso tutti i vostri amici, contenenti gli URL fraudolenti e dei messaggi di posta contenenti il medesimo short URL. Prestate dunque attenzione e nel caso un vostro amico ne sia rimasto vittima, avvertitelo invitandolo a rimuovere immediatamente l'applicazione dal proprio profilo e a fare una scansione antivirus. Una di queste applicazioni potete bloccarla cliccando direttamente su questo link.

Massiccio attacco spam su Facebook attraverso chat

In queste ore è in atto un nuovo massiccio attacco spam agli utenti di Facebook, attraverso la diffusione di link accorciati con falsi messaggi in chat. L'attacco avviene per mezzo di false applicazioni che accedono alla chat di Facebook ed inviano in maniera del tutto autonoma i link fraudolenti agli amici del contatto che ha fornito l'accesso all'applicazione. Facebook dal canto suo sta cercando di individuare e disattivare le applicazioni nel minor tempo possibile, ma appena una viene neutralizzata dal sistema automatico di Facebook, son pronte altre ad invadere la privacy degli utenti del social network. La truffa viene diffusa attraverso dei link spam sulla bacheca e in chat degli utenti del social network e scarica virus. Il titolo del post è: "girl Ki11s herself after her father posts this message on his profile [LINK]". Per bloccare l'applicazione cliccate su questo link. Il consiglio è quello di non cliccare su link sospetti in chat nel momento in cui il vostro interlocutore non risponde in maniera logica.

Truffe: beatificazione Wojtyla, falsa guida vende biglietti online

Vendeva online a 166 euro piu' Iva biglietti per la messa di beatificazione di Papa Wojtyla, in programma il 1 maggio a Roma, cerimonia che sara' ad accesso libero e gratuito per il pubblico. Un cittadino americano residente a Campagnano (Roma), gia' conosciuto dall'Ispettorato Vaticano come intermediatore di affari e guida turistica priva di autorizzazione, e' stato denunciato dalla polizia postale, a seguito di una denuncia trasmessa dalla Prefettura pontificia. L'offerta è pubblicata sul sito statunitense www.vaticancitytours.com. Nella perquisizione in casa dell'uomo è stata rinvenuta la sim telefonica, pubblicizzata sul sito quale contatto per l'Italia, documentazione cartacea relativa al sito, biglietti di ingresso gratuiti per le udienze del Santo Padre.

Pedofilia: operazione 'Rescue', smantellata rete di pedofili


Identificati 173 minorenni vittime di abusi, 459 indagati e 71 persone arrestate. E' il bilancio provvisorio dell'operazione 'Rescue', coordinata da Eurojust, contro quella che la polizia postale di Catania ritiene la piu' grande rete internazionale di pedofili con collegamenti in varie parti del mondo. Gli indagati avevano un loro sito internet, boylover.net, ubicato in Olanda, che e' stato oscurato da Europol. I Paesi interessati sono Australia, Belgio, Canada, Grecia, Islanda, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

L'indagine è partita dalla polizia postale di Catania, unica città italiana coinvolta nell'operazione. Nel 2007 l'associazione Meter di Don Fortunato Di Noto segnalò alla polizia postale di Catania il forum 'La stanza italiana' all'interno del sito www.boilover.net, sito web olandese che raggruppava i pedofili di tutto il mondo. Gli iscritti alla 'stanza italiana' si dichiaravano sostenitori del pensiero pedofilo. Sono 18 gli italiani coinvolti, uno di questi è stato arrestato per produzione di materiale pedo-pornografico.

Navigazione a rischio sui siti sociali con Internet Explorer


Dal Google Security Team giunge un allarme per chi utilizza Internet Explorer: sono stati recentemente condotti alcuni attacchi a siti sociali in grado di sfruttare una vulnerabilità in Windows segnalata a livello di MHTML e veicolati specificatamente tramite il browser Microsoft. La vulnerabilità riscontrata in Windows a livello di MHTML (MIME Encapsulation of Aggregate HTML) non ha ancora trovato un’adeguata risposta da parte di Microsoft a distanza di quasi due mesi dalla sua scoperta e così, adesso, Google ha deciso di lanciare l’allarme. 

La vulnerabilità potrebbe consentire a un utente malintenzionato di far eseguire script dannosi alle vittime quando visitano un sito Web, con conseguente divulgazione di informazioni. Nell'attesa gli utenti e le aziende che utilizzano Internet Explorer possono arginare la vulnerabilità utilizzando l'apposito Fix It o utilizzare un browser alternativo. La patch definitiva contro la vulnerabilità di Windows dovrebbe essere rilasciata nel corso del prossimo aggiornamento Microsoft mensile, se non anticipata nel caso l'attacco dovesse assumere dimensioni importanti.

Phishing su Facebook attraverso falsa applicazione

Riprendono gli attacchi di phishing attraverso posta elettronica agli utenti di Facebook mirati al furto delle credenziali di login. Chi riceve questo messaggio viene inviato a cliccare su un link che indirizza ad una falsa applicazione su Facebook per poi inserire il proprio indirizzo e-mail e password nel tentativo di recuperare l’accesso al proprio account. La ragione che viene data è che altri utenti hanno segnalato questo account come responsabile di comportamenti impropri. Inoltre vengono richiesti anche i dati di login alla propria casella email associata all'account. Ricordiamo che Facebook comunica con gli utenti al momento dell'accesso al social network tramite una schermata sulla home page. Cliccate su questo link per bloccare l'applicazione.

Continua la truffa dei profili Facebook non confermati-disattivati

Prosegue la truffa su Facebook intitolata: "[ Ufficiale ] I Profili Non Confermati Saranno Disattivati - Confermalo Qui". Nonostante i numerosi ban di queste pagine spam, si ripropone puntualmente ogni mese su Facebook una pagina che invita gli utenti ad effettuare una certa procedura per non vedersi disattivare il proprio account. Se siete caduti nella trappola potete rimuovere il post e annullare "Mi piace" cliccando sulla X in corrispondenza del post sulla vostra bacheca. In alternativa collegatevi a questa pagina sul vostro profilo, cercate la pagina "incriminata" e rimuovete la vostra preferenza. Ribadiamo che nessuna procedura è necessaria per verificare il vostro account, tantomeno sarete disattivati se non effettuerete la procedura ivi descritta. Avvertite i vostri amici della truffa.

Facebook, proteggi il tuo account con Profile Protector

Barracuda Labs ha annunciato la disponibilità del suo nuovo Profile Protector, un servizio gratuito che protegge gli utenti dei social network, contro le minacce su Facebook e Twitter. L'applicazione analizza i contenuti generati dai post degli utenti ed è in grado di bloccare o rimuovere i contenuti dannosi o sospetti. Questo include gli URL pericolosi, foto embedded e / o video sulle pagine di Facebook e Twitter e i feed di notizie. Profile Protector, è inizialmente disponibile per qualsiasi utente di Facebook, e presto sarà aggiunto alla rete Twitter per aiuta a proteggere gli utenti dai criminali. Profilo Protector è completamente gratuito, è semplice da usare, ed è attivo e funzionante in un istante in quanto non vi è alcuna installazione locale di cui preoccuparsi e nessuna complessa configurazione. Avrete bisogno di collegarlo al vostro account Facebook, il che significa che dovrete permettere l'accesso a varie informazioni.

Indirizzi e numeri di telefono accessibili ad applicazioni e siti Web

Facebook ha confermato che gli indirizzi di casa e i numeri di telefono degli utenti del social network saranno resi accessibili a terze parti, come per esempio sviluppatori e altri siti Web. La caratteristica, che aveva sollevato parecchie critiche da parte dei legislatori statunitensi perché non garantiva a sufficienza la privacy, era stata eliminata dalla piattaforma a gennaio, seppur in via temporanea. La società di Palo Alto non ha ancora deciso quando andrà a reintrodurre la funzionalità, ma sta valutando il modo per migliorare il controllo dell’utente sulle operazioni e lavorando su eventuali aggiunte nella schermata dei permessi. Per verificare quali dati posono essere condivisi dai siti Web e dalle applicazioni in uso, o quelli dei vostri amici, andate su Impostazioni sulla privacy / Applicazioni e siti Web.

Gruppi Yara: chiusi quelli offensivi su Facebook, Polizia indaga

Le autorità italiane, che hanno da tempo rapporti di collaborazione con i responsabili della società di Palo Alto, con un provvedimento dell'autorità giudiziaria sono intervenute, segnalando a Facebook dieci gruppi contro Yara, il cui contenuto risultava altamente offensivo. Il gruppo «Yara Zombie» era stato rimosso in poche ore, dopo il tam tam tra gli utenti di Facebook che avevano inondato lo staff di Facebook di segnalazioni e di richieste di rimozione di quella pagina irriverente che speculava con macabro sarcasmo sulla morte della ragazzina di Brembate Sopra. Ma non è stato il solo. 7 di questi sono già stati oscurati e nelle prossime ore verranno cancellati anche gli ultimi tre. La Polizia Postale è sulle tracce degli autori.

Il pulsante "Like" di Facebook incorporerà il pulsante "Condividi"

Nei giorni scorsi un aggiornamento di Facebook aveva mandato nel panico milioni di utenti. Era scomparso infatti il pulsante "like", poco dopo ripristinato, che serve ad interagire con i messaggi, i "post" degli amici. Adesso sappiano che si trattava dell'ennesimo esperimento del social network. Infatti l'ultima trovata di Facebook è quella di accorpare all'interno del tasto "Mi piace" la funzione del bottone "condividi". Con questa novità, infatti, con un solo click si potrà esprimere il proprio gradimento a un link, video o canzone e automaticamente lo si troverà sulla propria bacheca condivisa con gli amici. Gli sviluppatori del social network stanno sperimentando in questi giorni il cambiamento. L'ultimo aggiornamento farà in modo che cliccando sul tasto "Mi piace", venga condiviso in automatico sul proprio Profilo il link segnalato, assieme a testo e didascalia. Questo renderà molto più facile pubblicare contenuti sul proprio profilo e quindi costringerà gli utenti ad operare una selezione più accurata del materiale da condividere.