Tra le minacce degli stalker rientrano anche i messaggi scritti su Facebook. A stabilirlo è la Cassazione che ha confermato i domiciliari, disposti dal Tribunale di Potenza, per un giovane accusato di “atti persecutori” ai danni dell’ex fidanzata. Per la Suprema Corte, infatti, la "condotta persecutoria e assillante" fatta attraverso il social network costituisce una vera e propria molestia, punibile in base al nuovo reato di stalking introdotto dall'art. 612 bis c.p. L'Adoc già da tempo sta trattando casi del genere, che sono purtroppo un fenomeno in aumento, nell'ultimo anno è stato registrato un incremento del 5% di condotte persecutorie e assillanti operate in questo modo. Non solo social network e blog, altre forme diffuse di stalking telematico sono rappresentate dalla posta elettronica, mezzo utilizzato soprattutto per insulti e diffamazioni e che concerne il 25% dei casi di stalking, e dal furto d'identità o di personalità (20% dei casi).
Fonte: http://protezioneaccount.blogspot.com/
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