In tempo di social network la creatività dei criminali risulta amplificata. I pretesti adottati dalle truffe online più frequenti dell’ultimo decennio sono finte richieste di aiuto dalla Nigeria, presunte vincite alla lotteria e fantomatiche belle donne in cerca di compagnia, seguite da false offerte di lavoro e da richieste di denaro da parte di amici via Facebook e Twitter, ma anche via chat o altri social network meno conosciuti. Secondo la classifica stilata dai PandaLabs, i metodi più utilizzati negli ultimi dieci anni per rubare soldi agli internauti seguono tutti un unico schema: i criminali effettuano un primo contatto con la potenziale vittima, essenzialmente via e-mail o social network, poi, se l’utente viene adescato, gli viene chiesto denaro con falsi pretesti.
Fonte: http://protezioneaccount.blogspot.com/
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